Edizione 2018

WOW! Le medaglie del primo concorso enologico di Civiltà del bere

Nella vita di ogni rivista vi sono alcuni passaggi epocali. Per Civiltà del bere il primo è stato il restyling che ne ha rivoluzionato l’immagine. Il secondo è davanti ai nostri occhi: i risultati del primo concorso enologico WOW! indetto in Italia sul modello delle grandi competizioni internazionali, ma con un forte elemento di novità: la ricerca dell’eccellenza qualitativa intimamente legata alla tipicità e allo stile.

Siamo soddisfatti dell’esito del nostro primo concorso enologico. Non solo per il numero di campioni iscritti (850 adesioni in due mesi e mezzo). Lo siamo soprattutto per come sono andate le degustazioni e per l’esito che hanno sortito. I 15 esperti della giuria qualità, oltre al sottoscritto, presidente, e al vicepresidente Aldo Fiordelli, hanno assaggiato i vini alla cieca, in un clima di serenità e condivisione, accompagnati solo da informazioni basilari come le origini, le annate, i vitigni, il tenore alcolico e i residui zuccherini.

Come sono stati valutati i vini WOW

I tavoli di degustazione erano tutti composti da tre persone, che al termine della sessione (di 8-14 vini a seconda della tipologia) dovevano confrontarsi sulle eventuali medaglie da attribuire e sulle pur dolorose esclusioni. Il Leitmotiv del concorso, la sua specificità, sta nell’esaltazione del concetto di tipicità, fattore che nelle valutazioni ha avuto un peso notevole.

Il giudizio di tipicità

Non era una richiesta facile, perché sappiamo quanto sia delicato attribuire patenti di autenticità. Su questo punto avevamo temuto accese discussioni, invece – certamente per la professionalità dei giudici – alla fine sono emersi quei vini che tutti al tavolo hanno ritenuto schiettamente espressivi della propria origine, anche nei casi più complicati (che ci hanno reso ancora più felici) di vitigni internazionali: è stato il terroir a parlare, ed è quello che speravamo. Parole a parte, l’elenco che segue da solo dice del livello medio del concorso: altissimo.

Tutte le medaglie del primo concorso WOW

Per questo, se gli ori sono 65 (il 7,6%), gli argenti 271, le medaglie di bronzo addirittura 331 e i non qualificati solo 185. Ci siamo posti il problema della soglia di esclusione, abbiamo tenuto l’asticella alta, ma alla fine i giudici – giustamente – non hanno voluto penalizzare vini non solo corretti, ma buoni: i bronzi. D’altronde, come si può evincere scorrendo le liste dei vincitori, le aziende hanno deciso di inviare a “cotanta giuria” prevalentemente i loro vini top. Infine, volevamo indicare le punte dell’eccellenza made in Italy, non solo sotto il profilo della qualità e della tipicità, ma anche dell’immagine.

65 medaglie d’oro

Sono 65 i vini che hanno vinto la prima edizione del nostro concorso e hanno totalizzato da 95 a 100 punti, di cui almeno 5 in tipicità. Tra questi solo 6 sono stati insigniti del Premio Design e Packaging, e per ognuno abbiamo spiegato la motivazione del riconoscimento. Ci troviamo nell’empireo dell’enologia italiana. La maggior parte dei vini premiati (44) nasce da vitigni italici o autoctoni; mentre tra gli internazionali si sono distinti Chardonnay, Pinot bianco, Sauvignon, Cabernet e Petit Verdot. Sul fronte delle denominazioni, sono state assegnate medaglie d’oro a 14 Docg, 16 Doc e 5 Igt.

Il premio Design e Packaging

Alla prima edizione del nostro concorso, il mondo del design ha incontrato il mondo del vino con il Premio Design e Packaging. Due realtà esclusive si sono intrecciate in una competizione enologica e hanno edificato un unico sistema di valori in cui la tipicità italiana si è estesa anche all’estetica e alla cura del particolare: nella scelta dei materiali e delle tecniche di stampa, nella sintonia cromatica, nei contenuti rappresentati e nella cultura tipografica che ci contraddistingue. Le 65 bottiglie che hanno meritato la medaglia d’oro WOW sono state analizzate da tre designer di fama internazionale – Armando Milano, Maurizio Milani e Antonella Giardina – che hanno assegnato l’ulteriore riconoscimento del Premio Design e Packaging: solo 6 vini in tutto.

Argenti e bronzi WOW

271 vini hanno meritato l’argento WOW, totalizzando da 90 a 94 punti, di cui almeno 5 in tipicità. Sono grandi vini e, tra questi, la maggior parte (211) nasce da vitigni italici o autoctoni; mentre tra gli internazionali il più premiato è lo Chardonnay, seguito da Cabernet Sauvignon e Pinot nero. Sul fronte delle denominazioni, sono state assegnate medaglie d’argento a 29 Docg, 55 Doc e 17 Igt. Tra i territori, in testa Alto Adige, Valpolicella (Amarone e Ripasso inclusi) e Barolo. Al quarto posto si è imposto il Sud con i Sicilia Doc. Le etichette premiate con il bronzo WOW, infine, sono 331, con un voto complessivo da 89 a 85 punti (di cui almeno 5 in tipicità).