WOW 2021, grandi numeri e 308 medaglie d’oro
Alla quarta edizione del premio enologico di Civiltà del bere si sono iscritti 1.196 vini, un numero straordinario considerato il momento, + 40% rispetto all’anno scorso
La quarta edizione di WOW! The Italian Wine Competition volge al termine con un tripudio di medaglie d’oro. È stata una tornata particolarmente impegnativa, quella del 2021, per vari motivi: la decisione di mantenere anche quest’anno un unico degustatore (il direttore di Civiltà del bere Alessandro Torcoli), per praticità causa pandemia e per dare coerenza al giudizio, in combinazione con il successo straordinario della competizione, che è cresciuta oltre le attese, passando da 851 a 1.196 campioni iscritti.
La suddivisione regionale
Proprio per assaggiare i vini con la dovuta attenzione, abbiamo introdotto quest’anno la novità della suddivisione per aree geografiche, procedendo quindi con la raccolta dei campioni e con le degustazioni da Nord a Sud e fornendo periodicamente – al termine delle batterie regionali – i report specifici, anche per dare un’idea delle tendenze locali, in merito allo stile, sia dei produttori sia delle annate.
Li potete rileggere qui.
Il contest dei naturali
Come nelle precedenti edizioni, inoltre, abbiamo voluto dare risalto a una tipologia in particolare: dopo gli spumanti e i rosati, quest’anno abbiamo sollecitato l’iscrizione di vini naturali. Qui trovate l’elenco di quelli che abbiamo maggiormente apprezzato in ciascun territorio.
Tutti i vincitori
In queste pagine riportiamo tutti i vini che hanno meritato medaglie d’oro, di argento e di bronzo. È stato davvero difficile in certi casi determinare la differenza tra un bronzo e un argento, ma anche tra un argento e un oro: si tratta di sfumature, percezione di un’espressione territoriale più eclatante, anche se nella maggior parte dei casi sono stati due fattori a determinare un migliore risultato. In primis, l’eleganza al palato, il sottile equilibrio tra materia, acidità, calore, tannini (nei rossi)… in secundis, specialmente per consacrare un vino rosso medaglia d’oro, la capacità di evolvere e se possibile migliorare nel tempo a bottiglia aperta, anche uno o due giorni dopo. Quindi, molti pretendenti all’oro sono stati assaggiati più volte.
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